08 Febbraio 2015 Siracusa e Ortigia: le città nascoste (Visita guidata)

La città di Siracusa, insieme a poche alte città d’Italia, offre un inedito percorso sotterraneo che sembra spiare dal basso la vita della città “di sopra”. Un intricato sistemi di vicoli, cisterne, pozzi e luoghi cultuali da secoli conservano in penombra il tesoro della storia aretusea. Gli Ipogei vennero scavati dapprima in età paleocristiana dai primi colonizzatori greci allo scopo di ricavarne materiali e blocchi per la costruzione della polis e allo stesso tempo alla ricerca di vene acquifere e la creazione di pozzi. Nel corso del tempo questi spazi sotterranei si sono prestati a vari utilizzi e oltre a quelli già citati, vennero pure utilizzati come rifugio al tempo delle persecuzioni cristiane, successivamente come luoghi di purificazione ebraica ed infine negli anni del secondo conflitto mondiale quando vennero adibiti a rifugio antiaereo durante i duri bombardamenti a cui la città fu sottoposta.
Visiteremo l’area funeraria della Vigna Cassia, visitabile su richiesta alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra di Siracusa,  costituita da un cimitero di comunità e da cinque ipogei di diritto privato, ascrivibili cronologicamente ai secoli III, IV e V.
Visiteremo la Catacomba di Santa Lucia che si configura come il più antico documento della presenza della Chiesa a Siracusa e in Sicilia, testimoniando la vitalità della comunità cristiana già dalla prima metà del III secolo. L’area funeraria, sottostante l’attuale piazza S. Lucia, è costituita da un cimitero di comunità e da alcuni ipogei di diritto privato, ascrivibili cronologicamente ai secoli III, IV e V.
Avremo modo di visitare un’inedita Piazza Duomo, con i suoi ipogeiun percorso sotterraneo che dal punto più alto di Ortigia, spunta poi presso il Foro Italico dove vi si trovano le mura della Marina.
Il percorso si articola in una galleria principale dalla quale partono poi galleria minori. Una di queste si ricollega alla cisterna situata nel cortile del Palazzo Arcivescovile, vicino al punto di partenza dall’alto.
Visiteremo il Tempio Ionico o Artemision, si pensa risalga al periodo dei Gamoroi, i discendenti dei primi coloni greci di Corinto giunti a Siracusa, che governavano la città al tempo della costruzione perché rappresentavano la classe dei proprietari terrieri. Pranzo in ristorante.
Per gentile concessione della Diocesi Di Siracusa, avremo modo di accedere, infine, all’interno di uno dei più suggestivi ipogei della città che si snoda sotto la chiesa di San Filippo Apostolo; una botola sul pavimento ci condurrà dentro un’antica cripta affrescata e ad un livello ancora inferiore una scalinata a chiocciola ci accompagnerà sino al “Miqweh” o “Fonte delle Puerpere”.