13 Gennaio – Visita al Castello Maniace ed ai Bagni Ebraici a Siracusa

Visita di intera giornata con partenza da Catania in pullman GT e pranzo in ristorante. La giornata prevede come principali punti di interesse il Castello Maniace, conosciuto anche come Castello Svevo, e i bagni ebraici.
Il Castello Svevo di Siracusa sorge sulla punta estrema dell’isola di Ortigia, a difesa del porto naturale, il cosiddetto “Porto Grande” di Siracusa. Il maniero è anche chiamato Castello Maniace, da Giorgio Maniace, un generale bizantino che nel 1038 d.C. riconquista per breve periodo la città dagli Arabi e porta in dono due arieti bronzei ellenistici, che poi vengono posti all’entrata del Castello stesso. Per tal motivo il castello ha impropriamente conservato il nome del condottiero, resta comunque il fatto che il castello è di origine sveva.
Oggi, dopo un lungo restauro, e la smilitarizzazione dalla storica caserma Abela (oggi Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Catania), il monumento è tornato alla pubblica fruizione. Negli ultimi anni infatti, oltre all’apertura per le visite turistiche e culturali, il castello è stato sede di spettacoli dell’Ortigia Festival (fino al 2007), nonché sede del G8 ambientale (aprile 2009), alla presenza dei ministri dell’ambiente dei paesi industrializzati, e di altri eventi culturali.
Nel quartiere della Giudecca, in Ortigia, si nasconde uno dei luoghi più suggestivi di Siracusa: i Bagni Ebraici. La presenza ebraica a Siracusa risale al I sec. d.C. e nel 1431 fu concesso loro di abitare un intero quartiere nel cuore di Ortigia, la Giudecca. Sotto il regno di Ferdinando il Cattolico, nel 1492, fu emanato un editto di espulsione degli Ebrei, poi mitigato, ma tutto ciò impose la costruzione celata dei Bagni, luogo in cui si svolgeva un importante rito di purificazione voluto dalla religione ebraica. Circa 17 anni fa questi Bagni, sono stati rinvenuti a 18 m di profondità nelle fondamenta di un palazzo in via Alagona, e costituiscono oggi l’unico esempio di MICWE’ (raccolta di acqua in ebraico) ancora integri.