8-11 Aprile: I luoghi Leopardiani (tour guidato)

Venerdi 8 Aprile        LORETO

In mattinata incontro dei partecipanti in aeroporto, disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo per Ancona. All’arrivo incontro con guida e trasferimento per la visita di Loreto. La visita inizierà con  la Piazza del Santuario, dominata dalla maestosa facciata della Basilica e delineata dal Palazzo Apostolico e dal Palazzo Illirico. Il Palazzo Apostolico, caratterizzato da un loggiato di impronta bramantesca e arricchito dalla genialità del Vanvitelli, si presenta a forma di “L” in quanto mancante del braccio meridionale, mai realizzato per una serie di concause. Al posto dell’elemento mancante si erge il Palazzo Illirico, antica sede del convento dei padri gesuiti ed oggi sede di una casa di accoglienza per malati usata in particolar modo dai treni bianchi dell’UNITALSI.

Si prosegue con la visita della Basilica della Santa Casa, uno dei principali luoghi di venerazione di Maria e tra i più importanti e visitati santuari mariani della Chiesa cattolica. All’interno della Basilica, i cattolici rendono culto di devozione verso i resti di quella che secondo la tradizione è la Santa Casa di Nazareth, dove visse Gesù. La storia del Santuario inizia il 10 dicembre 1294, con l’arrivo della casa che dicesi abitata una volta dalla famiglia della Vergine Maria a Nazareth e dove la Madonna avrebbe ricevuto l’annuncio della nascita di Gesù. Dapprima la preziosa reliquia venne sopraelevata e coperta da una volta, per poi venire circondata da portici, quindi da una chiesetta e infine dall’attuale Basilica. Ammireremo  il rivestimento marmoreo, le Cappelle delle Nazioni, la cupola e la Sala del Pomarancio.

La Sala del Pomarancio o del Tesoro del Santuario di Loreto costituisce un raro esempio di pittura, di scultura a stucchi e di ebanisteria, ideato e concluso in uno stesso periodo secondo un gusto prevalentemente tardo manierista di derivazione romana. Per il suo grande pregio e il suo splendore è stata denominata la «Cappella Sistina delle Marche». Proseguimento per Recanati, arrivo in hotel, cena e pernottamento.

Sabato 09 Aprile                RECANATI-MACERATA           

Prima colazione in hotel, incontro con la guida per la visita di Recanati “il natìo borgo selvaggio”. Inizieremo la visita dedicata alla città con i luoghi leopardiani con la Piazzetta del Sabato del Villaggio, dove si erge maestosa Casa Leopardi con la sua immensa biblioteca che conserva più di 20.000 volumi, costruita e costantemente aggiornata da Monaldo Leopardi, padre del poeta (visita dell’interno). Nella piazzetta, vicino a Palazzo Leopardi, visiteremo la Chiesa di Santa Maria di Montemorello che fu costruita nella seconda metà del Cinquecento su un’antica chiesa  per volere e a spese di Pierniccolò Leopardi.

Legata alle vicende della famiglia Leopardi conserva ancora oggi l’atto battesimale del poeta che fu battezzato qui il 30 giugno 1798. Dall’altra parte della piazzetta si trova la famosa “casa di Silvia”, una costruzione che in parte era adibita a scuderia, in parte era abitata dalla famiglia di Teresa Fattorini che, morta giovanissima, fu raccontata da Giacomo nella poesia A Silvia. Rifugio e prigione di Giacomo fu il Monte Tabor, il colle di Recanati che si affaccia verso sud e da cui è possibile ammirare un bellissimo panorama verso i Monti Sibillini; meglio conosciuto come “Colle dell’Infinito”, ispirò uno degli idilli più famosi di Leopardi: “L’Infinito”. La visita proseguirà con  il chiostro della chiesa di S. Agostino, con la torre resa celebre dalla poesia Il passero solitario; la duecentesca Torre del Borgo, citata nelle Ricordanze per lo scoccare delle ore il cui suono giungeva al poeta portato dal vento; la corte interna di Palazzo Venieri, che fu commissionato dal recanatese Cardinale Jacopo Antonio Venieri appartenente a una nobile famiglia del secolo XIII, disegnato dall’architetto Giuliano da Majano nel 1473 e di cui il cortile conserva ancora il disegno originale, i capitelli delle colonne recano gli stemmi delle famiglie che possedettero il palazzo, un arco balcone, si affaccia sulla costa adriatica e quando il cielo è limpido si scorgono i monti della Dalmazia; la Chiesa di San Vito, la Piazza Leopardi, il Palazzo Comunale.  Pranzo libero. Nel pomeriggio ci sposteremo in bus a Macerata, capoluogo di provincia nel cuore della regione marchigiana.  Visita  di Piazza della Libertà ove si affacciano vari edifici di pregevole fattura ed eleganza come la Loggia dei Mercanti, la Torre dell’Orologio, il Teatro Storico Lauro Rossi, la Chiesa di San Paolo, il Palazzo dei Diamanti e il Palazzo degli Studi.  Proseguimento con la visita interna della Basilica della Misericordia, di ridotte dimensioni ma caratterizzata da una lunga vicenda storica. Ha origini da un’antica cappella votiva eretta nel 1447, in un solo giorno, per allontanare il pericolo della peste. L’attuale edificio venne costruito in varie fasi. Fu innalzata attorno all’affresco rappresentante la Madonna della Misericordia, che era sul muro dell’orto del Vescovo, in piazza del Duomo. Nel 1734 è stata ricostruita su disegno dell’architetto Luigi Vanvitelli, che compie la grande impresa di racchiudere in poco spazio, un santuario dalle splendide forme, ricco di luce, affreschi, stucchi e marmi policromici che ben si armonizzano con il ricco pavimento. Si prosegue con l’immancabile la visita al famoso “Sferisterio” grandiosa costruzione neoclassica eretta nel 1820-29, su progetto di Ireneo Alendri, per il gioco del pallone al bracciale  ed oggi adibita a manifestazioni culturali ed artistiche, quali la famosa stagione di lirica. Lo Sferisterio, con un grande muro rettilineo (18 x 88 m), un’elegante successione di arcate scandite da 56 colonne a sostegno di un doppio ordine di palchi e una balconata in pietra che funge da cornice di chiusura, ospita inizialmente il gioco della palla col bracciale, molto in voga nella metà dell’Ottocento. Sul finire del XIX secolo, dal 1914 si inizia a pensare seriamente che lo spazio della costruzione, quell’armonia interna tra il colonnato neoclassico, l’alto muro rettilineo e la grande area aperta centrale, possa essere perfetta cornice per gli spettacoli di opera lirica, che si avviano con alcune rappresentazioni della Norma di Bellini; ma è soltanto dopo la prima guerra mondiale, nel 1921, che Pietro Conti instrada quello che diventa il più prestigioso appuntamento dell’anno, oggi conosciuto in tutta Europa, allestendo l’Aida di Verdi come prima grande rappresentazione lirica dello Sferisterio. Rientro in bus in hotel, cena e pernottamento.

Domenica 10 Aprile        FERMO – TORRE DI PALME
Prima colazione in hotel incontro con la guida e partenza in bus alla volta di Fermo che  sorge sulla vetta e lungo le pendici del Colle Sàbulo (319 m s.l.m.), così denominato sin dal tempo degli antichi Romani probabilmente perché di formazione prevalentemente tufacea.
La città si presenta oggi divisa in due parti: la parte storica, cresciuta attorno e sulla sommità del colle Sabulo, rimasta quasi intatta nei secoli con il suo splendido aspetto medioevale, ed una parte nuova. Il cuore della città è la rinascimentale Piazza del Popolo, già Piazza Grande, dove si trova il cinquecentesco Palazzo dei Priori che visiteremo e che ospita la Pinacoteca Civica (con importanti dipinti di scuola veneziana e marchigiana, oltre alla “Natività” del Rubens) e la Sala del Mappamondo (che prende il nome dal mappamondo disegnato dal cartografo Moroncelli di Fabriano nel 1713). Altri edifici di notevole interesse circondano la piazza: il Palazzo degli Studi, che ospita la biblioteca comunale “Spezioli”, tra le più importanti e insigni per consistenza in Italia, e il Palazzo Apostolico, eretto nel 1532 come residenza dei governatori e dei legati pontifici e l’Arcivescovado. A seguire visiteremo le Cisterne Romane, un’opera edilizia ipogea di età augustea (40 d.C.) testimonianza della Fermo romana, della superficie di circa 2.000 metri quadrati divise in 30 camere poste su 3 file parallele, realizzate allo scopo di accumulare acqua. Dopo il pranzo libero, proseguiremo per Torre di Palme uno dei Borghi più Belli d’Italia, immerso in un paesaggio senza confini, disteso sulla collina, tra mare, cielo e terra e che conserva intatto ancora oggi il suo stupendo patrimonio di architettura medioevale.  Visiteremo le antiche chiese di Santa Maria a Mare e S. Agostino, abbellite con opere di Vittore Crivelli, Jacobello di Bonomo e Vincenzo Pagani. La chiesa di Santa Maria a Mare, in stile romanico-gotico è una gemma nascosta da non perdere. La storia della chiesa inizia nel secolo XI, grazie agli Eremiti di Sant’Agostino, che abitavano nel convento dove ora sorge la casa parrocchiale. La prima chiesa fu costruita qui intorno al XII secolo, usando i resti della chiesetta di S. Pietro, di cui restano tracce nel battistero e nelle colonne dell’abside. Santa Maria a mare risale quindi ad un periodo che va dal XI al XIII secolo e si presenta con una struttura composta e non omogenea che la rende unica ed incredibilmente suggestiva. Numerosi sono gli affreschi che ornano la chiesa di Santa Maria a mare. Sulle pareti del presbiterio affiorano tracce molto importanti della pittura nelle Marche dal XIV al XVI secolo. La Chiesa tardo gotica di Sant’Agostino fondata tra il XIII e il XV secolo e rinnovata nel 1738 è una delle chiese agostiniane che ha mantenuto di più le forme medievali. L’elemento principale della chiesa di Sant’Agostino è il politicco di Vittore Crivelli, che si trova dietro l’altare, a coronamento del presbiterio. Un tripudio di colori smaltati, esaltati dall’oro dello sfondo che lascia veramente stupefatti. Il dipinto è alto 2,37 metri e largo 2,50 e fu commissionato a Crivelli alla fine del ‘400 dal Priore degli Agostiniani per la chiesa di Sant’Agostino. Termineremo la visita con  il punto panoramico più bello di Torre di Palme, il Piazzale del Belvedere, che anticamente era l’orto del convento degli Eremitani,  dove lo sguardo spazia dal Monte Conero fino al sud della costa marchigiana. Rientro in bus in hotel, cena e pernottamento.

Lunedi 11 Aprile            ANCONA
Prima colazione in hotel incontro con la guida e partenza in bus per Ancona.  Visita a piedi  dei principali siti di rilevanza storico e artistica tra cui Il Duomo di San Ciriaco che rappresenta l’emblema di Ancona, sia per la posizione geografica sia per il significato storico e religioso. E’ una delle chiese medievali più interessanti delle Marche, dove sono presenti elementi bizantini e gotici.  Fu edificato sui resti di un tempio ellenistico dedicato alla Venere Euplea, la Venere della buona navigazione e poi distrutto nel 558 da un terremoto. Nel VI secolo fu edificata una basilica  che fu dedicata a S. Lorenzo. Essa fu ricostruita e ampliata nel sec. IX dopo le distruzioni saracene, e trasformata a croce greca tra l’XI e il XII secolo. I resti del tempio pagano e della basilica paleocristiana sono ancora visibili sotto le lastre di vetro poste nel corpo centrale della cattedrale. La sagoma dell’edificio, a pianta centrale a croce greca, è sovrastata dalla cupola a dodici facce slanciata e voltata alla gotica. Ricoperta di lastre metalliche, è considerata dagli esperti una tra le più antiche e perfette cupole in Italia. Dall’alto della cattedrale si ammira l’arco di Traiano, l’arco Clementino e la Mole Vanvitelliana. Si proseguirà poi con il pullman per la visita del monumento ai Caduti del Passetto, che commemora i cadutinella Prima Guerra mondiale. Interamente realizzato in pietra d’Istria e inaugurato nel 1930 su disegno di Guido Cirilli, il monumento risente della forte influenza del periodo fascista; lo si nota dai fasci che adornano il fregio della struttura, dagli elmi e spade, simboli rispettivamente di difesa ed attacco nel combattimento. Nel fastigio sono riportati i versi del Leopardi: “Beatissimi voi, Ch’offriste il petto alle nemiche lance, Per amor di costei ch’al Sol vi diede”
(All’Italia, dai Canti di Giacomo Leopardi; vv. 84-86). Proseguimento verso l’aeroporto per il rientro a Catania.

N.B. Il programma potrebbe subire delle variazioni fermo restando il contenuto delle visite